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Cronaca di viaggio: da nord a sud e ritorno, tutto in elettrico!

Cena estiva tra amici prima delle vacanze: una bella tavolata sotto la pergola, chiacchiere e risate, “ti ricordi quella volta che…”, il cielo che resta chiaro fino a tardi.

Parlando delle vacanze in arrivo, a noi che ci occupiamo di auto elettriche, prima o poi arriva sempre la fatidica e retorica domanda: “ma in elettrico mi devo fermare a ricaricare: non va bene per i viaggi lunghi, vero!?”.

Noi, un po’ divertiti e goliardici ci divertiamo sempre a smantellare questo pregiudizio: Massimo, in piedi a centro tavola, fa tintinnare il bicchiere con la forchetta: “Cari miei, i tempi sono maturi! Le elettriche sono pronte per affrontare tutti i viaggi che la vita ci offre”.

Abbiamo le prove: 1.942 km, tutti con auto elettrica.

Visto che la domanda è ricorrente, abbiamo deciso di raccontarvi uno dei nostri viaggi in Italia: per provare l’ebrezza dell’on the road non c’è nulla di meglio della nostra bella penisola, con i suoi 1300 chilometri di lunghezza!

La scheda del viaggio

  • 5 giorni
  • 1.942 km
  • 14 soste per ricaricare
  • 5 amici incontrati
  • 3 agriturismi e masserie visitate
  • 1 notte sotto le stelle

Giorno 1 – 332 chilometri, destinazione Rimini

Siamo partiti da Milano dopo aver ritirato dal meccanico una Tesla Model S: l’esperienza ci dice che prima di un lungo viaggio – anche se l’auto è Tesla – è sempre bene fare un check-up e in città c’è la prima officina autorizzata Tesla, dove ormai siamo di casa!

I primi 183 chilometri sono letteralmente volati: questo è l’effetto che fa viaggiare ovattati nel silenzio, tutto diventa più divertente, per nulla stancante. Senza neanche accorgerci ci siamo trovati a Modena, dove abbiamo deciso di fare una sosta per pranzo al super charger Tesla: anche se non era strettamente necessario perché non ricaricare nel tempo di un piatto di gnocchi fritti e affettati!?

Ripartiti alla volta di Savignano, abbiamo fatto visita ad uno dei nostri partner: 3 energy group. Loro si occupano di sviluppare il mercato delle energie pulite e rinnovabili.

Stavolta però la nostra era una visita di piacere e non ve lo nascondiamo, ci siamo lasciati coinvolgere in un pomeriggio di drifting. Per qualche ora abbiamo tradito la nostra Tesla, ci siamo divertiti, abbiamo provato il piacere del gioco, per poi ricordarci sul tragitto fino a Rimini che la nostra elettrica ci offre anche questo: la scelta di una guida ovviamente più composta, ma comunque adrenalinica. Ci è costata solo un’altra ricarica notturna a casa di un amico che abbiamo incontrato per cena e ci ha ospitato la notte.

Giorno 2 – 274 chilometri, destinazione Pescara

Siamo partiti da Milano dopo aver ritirato dal meccanico una Tesla Model S: l’esperienza ci dice che prima di un lungo viaggio – anche se l’auto è Tesla – è sempre bene fare un check-up e in città c’è la prima officina autorizzata Tesla, dove ormai siamo di casa!

I primi 183 chilometri sono letteralmente volati: questo è l’effetto che fa viaggiare ovattati nel silenzio, tutto diventa più divertente, per nulla stancante. Senza neanche accorgerci ci siamo trovati a Modena, dove abbiamo deciso di fare una sosta per pranzo al super charger Tesla: anche se non era strettamente necessario perché non ricaricare nel tempo di un piatto di gnocchi fritti e affettati!?

Ripartiti alla volta di Savignano, abbiamo fatto visita ad uno dei nostri partner: 3 energy group. Loro si occupano di sviluppare il mercato delle energie pulite e rinnovabili.

Stavolta però la nostra era una visita di piacere e non ve lo nascondiamo, ci siamo lasciati coinvolgere in un pomeriggio di drifting. Per qualche ora abbiamo tradito la nostra Tesla, ci siamo divertiti, abbiamo provato il piacere del gioco, per poi ricordarci sul tragitto fino a Rimini che la nostra elettrica ci offre anche questo: la scelta di una guida ovviamente più composta, ma comunque adrenalinica. Ci è costata solo un’altra ricarica notturna a casa di un amico che abbiamo incontrato per cena e ci ha ospitato la notte.

Giorno 3 – 484 chilometri, destinazione Ostuni.

L’elettrico è un po’ una filosofia di vita: ce lo dimostra l’incontro che abbiamo fatto in Molise. La Model 3 di Vania era da consegnare a due imprenditori – padre e figlio – che noleggiano, vendono e riparano attrezzature da lavoro (muletti e trattori) interamente elettrici.

Un incontro interessante con un imprenditore di esperienza e un innovatore: il passato e il presente che si abbracciano e camminano insieme. Due generazioni opposte e complementari che si incontrano a bordo di una Tesla. Connubio interessante, fa riflettere.

Ma bando ai legami famigliari ed elettrici: ripartiamo di corsa, entro sera vogliamo essere in masseria Tarturiello (Ostuni)! Per dovere di cronaca: abbiamo fatto tappa a Cerignola per una ricarica veloce al super charger Tesla.

Giorno 4 – Ostuni, finalmente!

Arrivati alla Masseria Tarturiello, ci lasciamo coccolare tra un pranzo sotto il portico, il pomeriggio in piscina, un giro ad Ostuni, una cena di carne alla brace sotto il cielo stellato. Qui in masseria finisce il nostro viaggio con la Model S “La Perla”: lei resta qui tra gli ulivi, mentre noi all’indomani ripartiamo con una Model X alla volta di Viareggio. Sì, avete letto bene: Ostuni – Viareggio in giornata, in fondo questo era un bel viaggio, ma di lavoro

Giorno 5 – 852 chilometri, da Ostuni a Viareggio.

Ecco qui la risposta alla domanda delle domande: “come si viaggia in elettrico?!”
Partenza di buon ora. Le tappe:

  • 177 km, stop a Cerignola. Un caffè.
  • 263 km, stop a Frosinone. Due passi ci volevano proprio.
  • 130 km, stop a Magliano Sabina. Questo è un “destination charging point”, punto di ricarica con comfort di ogni tipo: la cena era fantastica!
  • 155 km, stop ad Arezzo. Qui abbiamo ricaricato tutti le batterie: la Model X al super charger e noi su una sdraio al chiaro di luna.
  • 184 km, stop a Forte dei Marmi. Ci siamo quasi, il lungomare è bello anche qui! 
  • 12 km, arrivo a Viareggio.

Il piacere del viaggio

Per noi il viaggio in elettrica è questo: sapersi prendere il proprio tempo, accelerare solo quando serve, pianificare soste di fascino. Prendete un viaggio zaino in spalla, toglietegli la scomodità dello zaino e ricordatevi solo del fascino dell’on the road. Al posto della Lonely Planet, oltre al sistema integrato Tesla, l’app Evway, che in pochi click vi suggerisce luoghi magici dove fermarvi per una foto al panorama (e ricaricare), un ristorantino speciale (e ricaricare), un negozio particolare (e ricaricare) (…).

Noi, con un po’ di nostalgia, siamo arrivati alla fine di questo viaggio: consegnata la macchina a Viareggio, siamo tornati a Milano in treno, ma questa è un’altra storia (pur sempre elettrica e sostenibile!).